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Mese della prevenzione urologica

Luglio è il mese della prevenzione urologica. L’obiettivo è di sensibilizzare alla prevenzione e alla cura di malattie dell’apparato urinario maschile e femminile e quindi della propria salute intima.

Spesso, infatti, fattori e sintomi vengono trascurati per scarsa conoscenza, poca attenzione, superficialità.

 

Patologie più diffuse

Le patologie urologiche più diffuse sono:

  • Prostatite
  • iperplasia prostatica benigna
  • tumore della prostata
  • calcolosi
  • infertilità
  • disfunzione erettile
  • eiaculazione precoce
  • incontinenza urinaria

 

Prevenzione

Un’adeguata prevenzione, secondo gli esperti, riduce la frequenza delle patologie tumorali (prostata, rene, vescica e testicolo), consentendone anche una diagnosi precoce ed un tempestivo trattamento, ma anche la frequenza di quelle benigne, come calcoli, prostatiti, infertilità maschile e disfunzioni sessuali.

Per promuovere un’educazione culturale alla salute sessuale serve agire soprattutto sui ragazzi, anche con la complicità della mamma o del familiare più vicino che può svolgere un ruolo fondamentale di convincimento verso visite e controlli.

Visita urologica

Durante la prima visita urologica viene effettuata un’anamnesi medica con la quale il medico indaga la storia clinica e lo stile di vita del paziente.

La visita urologica ha come obiettivo quello di diagnosticare, escludere o monitorare un disturbo di carattere urologico, tra cui: incontinenza, infezioni e calcolosi delle vie urinarie, disturbi legati alle funzioni sessuali, neoplasie, infezioni genitali maschili e femminili, prostatiti (nell’uomo).
Differenza di visita tra uomo e donna

La seconda parte della visita presenta delle differenze in base al genere sessuale del paziente.

Se il paziente è uomo, infatti, il medico procederà a un’attenta valutazione del basso addome e della zona genitale esterna. Nel corso di questa visita può anche essere effettuato il controllo della prostata mediante palpazione dal canale rettale per verificare lo stato di salute di questa ghiandola. In base alle rilevazioni effettuate nel corso della visita, lo specialista potrà richiedere l’esecuzione da parte del paziente di alcuni esami – come esami delle urine, uroflussimetria, ecografie dell’apparato urinario/genitale – per ulteriori accertamenti.

Nel caso della donna la visita urologica è del tutto simile ad una visita ginecologica. Dopo aver effettuato l’anamnesi della paziente, il medico urologo procederà alla valutazione dello stato di salute dell’apparato urinario, escludendo o individuando la presenza di prolassi della vescica e/o dell’utero (condizioni spesso associate a incontinenza). Frequentemente viene richiesta l’esecuzione di un’ecografia del basso addome, con o senza sonda transvaginale.

 

Come prepararsi

Non è necessaria alcuna preparazione particolare per la visita urologica.

 

E dopo?

La visita dura 10-20 minuti e subito dopo si possono riprendere le normali attività quotidiane.

 

L’incontinenza urinaria femminile: cause e rimedi

Molto spesso la carenza d’informazione provoca, in chi soffre di alcuni disturbi, il disorientamento più totale. Non è facile parlare di certi argomenti, ma soprattutto non si ha la certezza di quale sia la struttura giusta a cui rivolgersi e il percorso da seguire. Per esempio, chi si deve misurare con un disturbo come l’incontinenza urinaria deve combattere contro antiche e false convinzioni purtroppo presenti tutt’oggi e deve fare uno sforzo per superare l’imbarazzo e rivolgersi ad un urologo.

L’incontinenza urinaria maschile è di esclusivo appannaggio dell’urologo come pure quella femminile come sintomo singolo, invece se associato a patologia della stistica pelvica (prolasso uterino, cistocele, rettocele) può essere di interesse comune dell’urologo e/o del ginecologo, meglio se dell’uro-ginecologo.

Il maschio perde urina nella grande maggioranza dei casi come complicanza di grossi interventi demolitivi pelvici, mentre le donne quasi sempre perdono sotto sforzo per problemi della stistica pelvica dovuti ai parti, all’età o alla lassità congenita tessutale.

L’intervento chirurgico per la correzione delle incontinenze urinarie è sempre possibile, il più delle volte mininvasivo con risultati positivi di oltre l’85%.

Ginnastica del pavimento pelvico al Centro Medico Bios

C’è sempre un rimedio per l’incontinenza in entrambi i sessi con buoni risultati.

La fisiochinesiterapia riabilitativa del pavimento pelvico (FFPP) può essere utile in casi selezionati specialmente nell’incontinenza da sforzo femminile di lieve entità. A tale proposito il Centro Medico Bios mette a disposizione un minicorso per la ginnastica del pavimento pelvico anche post-operatoria tenuto dalla nostra ostetrica.

Indicazione dell’esperto

La raccomandazione degli esperti della SIU (Società Italiana Urologia) è quella di non recarsi da uno specialista o da un urologo solo alla comparsa del problema, ma di farsi monitorare periodicamente, anche nel pieno benessere intimo e sessuale.

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