È un comportamento scontato fare una visita ginecologica solo se si sospetta un problema, meno usuale è considerare questa visita utile per prevenire qualche eventuale disfunzione.
Le donne devono imparare a prendere confidenza con il proprio corpo, ma anche con questa figura medica spesse volte temuta ingiustamente. Vediamo quindi di approfondire l’argomento con la dottoressa Elena Pivato, ginecologa presso il nostro Centro.
Il ginecologo ha una competenza molto più ampia rispetto a ciò che pensiamo, in che cosa può aiutarci una ginecologa?
Si può considerare riduttiva una visita ginecologica finalizzata alla sola esplorazione genitale e alla prescrizione terapeutica per disturbi minori. L’ ascolto dedicato alle problematiche e l’attività preventiva sono il valore reale della visita. Il colloquio ginecologo-paziente è uno specifico strumento diagnostico e clinico che dovrà, con la necessaria cautela, affrontare temi quali la sessualità e i rischi contraccettivi o riproduttivi, il rischio di malattie a trasmissione sessuale e molto altro, entrando in contatto con dati sensibili per la privacy. Il tutto richiede professionalità e formazione specifica, ma prima di tutto rispetto ed empatia.
Alcune donne sono refrattarie nel farsi visitare, per quale ragione secondo Lei?
L’appuntamento con il ginecologo è quasi sempre associato ad imbarazzo, disagio, ansia e talvolta persino paura. Nonostante sia ormai noto quanto prevenzione e diagnosi rappresentino degli strumenti assai efficaci per la tutela della nostra salute, molte donne si rivolgono ad un ginecologo solo quando pensano sia strettamente necessario: in caso di gravidanza o se si presentano dei disturbi. Individuare alcune patologie tempestivamente è, invece, l’unico modo per poter migliorare la prognosi e ricevere cure adeguate.
Prendendo in esame un soggetto sano quando è necessario sottoporsi ad una visita?
La visita ginecologica anche in assenza di disturbi è utile come prevenzione e controllo dello stato di salute dell’apparato genitale femminile. Per questa ragione, è consigliabile che una donna si sottoponga a controlli periodici con scadenza annuale e ad esami specialistici in ogni fase della vita: a partire dall’adolescenza, passando per la maternità, fino ad arrivare alla menopausa.
Perché sono importanti i controlli periodici?
Fare prevenzione significa aver cura con regolarità del proprio benessere, seguire uno stile di vita corretto fatto di sana alimentazione, movimento e norme igieniche da rispettare.
A tal proposito il Presidente dell’American College of Obstetrics and Gynecology (ACOG) ha sostenuto che “Una visita annuale a una donna sana può aiutare i medici a promuovere stili di vita sani e continua ad essere uno strumento utile per indagare su patologie ginecologiche frequenti”.
Una visita ginecologica può essere completata con altri esami?
Lo specialista in sede ambulatoriale spesso indirizza verso l’utilizzo supplementare della diagnostica strumentale, generalmente ecografia ginecologica e ostetrica, colposcopia. Può anche richiedere un completamento laboratoristico finalizzato al controllo dello stato generale di salute dell’apparato genitale femminile. I campi di interesse sono molteplici: informazione e prescrizione di metodi anticoncezionali, consigli e preparazione alla gravidanza, prevenzione di malattie ereditarie, ma anche diagnosi, assistenza e terapia della infertilità.
Allo scopo di sensibilizzare le donne a prendersi cura di sé, al Centro Medico Bios avete organizzato delle giornate di prevenzione, di che cosa si tratta?
La donna riveste da sempre un ruolo fondamentale all’interno della famiglia per la sua innata predisposizione ad occuparsi innanzitutto dei bisogni e della salute degli altri prima che di se stessa. “È infatti attraverso la salute della donna che passa la salute della famiglia e della società”, come ha di recente sostenuto il Ministero della Salute.
A tal proposito il Centro propone delle giornate dedicate ad una valutazione specialistica ginecologica a tariffe agevolate. L’obiettivo è concentrarsi sulla salute di tutte le donne, garantendo professionalità e qualità ad una più ampia utenza.
[intervista a cura di Stefania Zilio]