La disciplina dello yoga si presta in maniera ottimale ad accompagnare gli altri sport nella loro fase preparatoria e nella fase finale.
Con la pratica dello yoga si acquisisce flessibilità, coordinazione e percezione del proprio corpo nello spazio per arrivare ad un perfetto equilibrio tra mente e corpo.
Le posizioni (Asana) vengono proposte unite in sequenze studiate per lavorare sulla forza e sulla resistenza muscolare senza tralasciare la componente posturale di cui lo yoga tiene sempre ben in evidenza i principi fondamentali.
Mentre ci si allena lo yoga aiuta a portare il focus anche sull’aspetto mentale, a far chiarezza sui propri obiettivi e a scoprire i punti di forza individuali che ci aiuteranno a raggiungerli.
Una mente fresca, attiva e reattiva è in grado di concentrarsi per evitare il dispendio inutile di energie importanti durante una gara o un allenamento intenso.
Ascoltare ogni segnale del nostro corpo aiuta a rimanere sintonizzati su ogni sua parte, sia interna che esterna e dosare la forza aiuta a migliorare la prestazione.
Il calore che genera una sequenza di posizioni lavora sul potenziamento e sulla gestione corretta di tutto l’assetto posturale in quanto le catene muscolari sono portate ad eseguire allungamenti mirati a seconda dell’intensità della pratica e dello sport praticato abitualmente.
Oltre a migliorare in tonicità, la muscolatura subirà un netto miglioramento in termini di flessibilità ed elasticità, la cura e l’esercizio mirato al lavoro sulle articolazioni sono condizioni indispensabili per prevenire gli infortuni durante la corsa.
[ La corsa regala dei benefici dal punto di vista respiratorio, cardiovascolare e muscolare migliorando la salute dell’intero organismo. Al tempo stesso, il gesto tecnico praticato per lunghi periodi puo’ risentire dell’aspetto della ripetitività e perdere di vista certi allineamenti che col tempo potrebbero diventare causa di rigidità nel movimento. ]
Questa condizione è tipica in particolar modo dei muscoli maggiormente sviluppati e retratti dall’intenso allenamento o dal poco stretching (quadricipite e bicipite femorale in primis). L’enorme forza e lo sviluppo della massa muscolare se non accompagnata da una buona elasticità potrebbe condurre ad accusare dolori o strappi muscolari, ed è qui che lo yoga interviene per fornire le giuste strategie di supporto.
La pratica fisica si basa su un altro concetto chiave della disciplina dello yoga: il respiro. Le tecniche di Pranayama aiutano ad entrare in sintonia con se stessi e a fare in modo che il respiro possa essere un alleato fondamentale per affrontare ogni momento con la massima serenità.
La pratica del Pranayama accresce la capacità dei polmoni e permette la ventilazione ottimale, immensamente utile per un runnner nel suo momento topico, la gara, prima, durante e dopo.
- Prima: perché gli conferisce la massima concentrazione
- Durante: perché l’allenamento a sentire il respiro in ognuna delle sue fasipermette di controllarlo, ossia di farlo fluire
- Dopo: per ripristinare in poco tempo l’ossigenazione e la calma.
Finché c’è il respiro nel corpo c’è vita. Quando si diparte il respiro, si diparte anche la vita. Quando il respiro è irregolare la mente vacilla. Perciò regola il respiro.
(Hatha Yoga Pradipika- Cap2:S.3)
Asana, pranayama e rilassamento renderanno il vostro momento dedicato allo sport anche un’occasione per avere un appuntamento con il benessere!